Il ruolo delle api è fondamentale per l’uomo, per la produzione alimentare e per lo stesso ambiente. Cosa possiamo fare per proteggerle e favorire l’ecosistema e perché le api sono così importanti?
Le api si adoperano per il 70% delle impollinazioni delle specie vegetali presenti sul pianeta. Un terzo del nostro cibo è dovuto grazie alla loro impollinazione. In Europa, ad esempio, si stima che da loro dipende la produzione di oltre 4.000 tipi di verdure.
Sono tantissime le piante coltivate che hanno bisogno delle api:
– Le piante da frutto come melo, pero, susino, ciliegio, albicocco, mandorlo, pesco, kaki, castagno, lampone, fragola, mirtillo, mora;
– Le piante orticole come cavolo, rapa, cipolla, aglio, peperone, melone, cocomero, cetriolo, zucca e melanzana;
– Le piante foraggere da seme come erba medica, trifoglio, fava, lupinella, sulla, meliloto, colza, ravizzone, girasole, grano saraceno e lino.
L’impollinazione è principalmente opera dell’ape mellifica grazie ad alcune sue particolari caratteristiche. Ad esempio, la peluria del corpo che facilita l’adesione dei granuli di polline. Poi, l’alto numero di fiori che vengono visitati in un giorno visto che queste api sono delle instancabili volatrici. Ed infine, la loro estrema fedeltà ad una specie o pianta. L’ape infatti, una volta trovata la sua fonte di nettare continua a visitare quella pianta dall’inizio alla fine della sua fioritura e fino a quando ci sarà nettare.
Ma una particolarità dell’ape impollinatrice è la sua grande capacità di richiamare le sue compagne verso una determinata specie o pianta in un modo davvero unico, danzando!
La danza delle api
Le api possono compiere due tipi di danze per comunicare ad altre api la presenza di piante o fiori da impollinare. La prima è una danza circolare che serve per indicare che, nell’arco di 50 metri dall’alveare, si trova una fonte di cibo. Ma le alcune api sono in grado di indicare alle loro compagne della colonia, fonti di nutrimento molto più distanti utilizzando la danza a otto detta anche danza scodinzolante. Questo tipo di movimento permette alle api di aumentare in modo sorprendente le informazioni da far arrivare alle altre, fino a comunicare natura, posizione e grado di interesse per quella particolare pianta o specie.
SOS api
Oggi assistiamo ad una diminuzione di api in molti ambienti naturali. I motivi sono tanti: il cambiamento climatico e l’inquinamento della terra ma anche perdita di habitat, monocolture, parassiti e una considerevole diminuzione di apicoltori e di questo nobile mestiere. Inoltre, i pesticidi sono tra i rischi maggiori per gli impollinatori, tanto che eliminare le sostanze chimiche più pericolose per le api è il primo passo da compiere per difenderle.
Cosa possiamo fare per proteggere le api
Avere sul balcone o in giardino (rendendolo un vero giardino bee friendly) piante che possono essere fonte di nutrimento per le api è un piccolo gesto che tutti possono compiere. La scelta più adatta è legata a piante locali che rispettano l’habitat delle api come le piante aromatiche o girasoli, lavanda o malva. La salvia fiorita e il rosmarino sono ideali in Italia.
Per favorire la nidificazione delle api occorre in agricoltura, soprattutto, mantenere zone di terreno non lavorato. Allo stesso tempo è importante fare attenzione all’eventuale presenza dei loro nidi e proteggerli dalla distruzione. Infatti, spesso i loro nidi nel terreno vengono eliminati perché confusi con nidi di vespe o ritenuti pericolosi quando in realtà non lo sono affatto.
Altre cose da poter fare: evitare l’uso di insetticidi nocivi e lasciare ciotole di acqua che permettono loro di poter bere. Eh si! anche le api bevono!
Quale stile di vita
Le api sono anche insetti sociali che formano colonie. La famiglia è divisa in caste con determinate gerarchie e ruoli che cambiano nelle varie fasi della loro breve esistenza. Questi animali sono grandi lavoratori fin dal primo giorno della loro vita. Una famiglia conta un numero che va dai 50.000 sino agli 80.000 esemplari.
Hanno uno stile di vita molto attivo. Vivono in colonie all’interno degli alveari. Sono organizzate in modo gerarchico: la regina, unica femmina fertile, le operaie e i maschi, detti fuchi. Hanno una flessibilità di comportamento sorprendente, sono in grado di riconoscere facce umane, risolvere problemi nei labirinti, apprendere da tutto ciò che hanno intorno fino ad adattarsi rapidamente e con precisione al proprio compito. Sono un esempio di bellezza e perfezione e sono fondamentali per la nostra sopravvivenza!
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