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artiglio del diavolo

Artiglio del diavolo: i benefici di un’antica pianta medicinale

L’artiglio del diavolo è una pianta con una lunga storia e una grande popolarità per essere un rimedio naturale al dolore e alle infiammazioni. Il suo uso nei secoli e le sue potenziali applicazioni terapeutiche la rendono oggetto di grande interesse.

L’artiglio del diavolo è una pianta originaria delle regioni desertiche del Sud Africa. Utilizzata per secoli nella medicina popolare è diventata oggetto di interesse nella comunità scientifica per le sue potenziali proprietà come antinfiammatorio naturale.
Tuttora è considerata una pianta medicinale dalle grandi potenzialità e in grado di essere un supporto importante per alleviare naturalmente i dolori e le infiammazioni quando questi si manifestano in modo ripetuto o continuativo nel tempo. Inoltre, il suo uso è considerato un rimedio preventivo per alleggerire la portata dell’infiammazione. Ma da dove viene e quando può essere utilizzata?

Cos’è l’Artiglio del Diavolo?

Il nome scientifico dell’artiglio del diavolo è Harpagophytum procumbens. Si tratta di una pianta erbacea con fiori dai colori molto accesi e vivaci e frutti a forma di capsula. Cresce nelle zone più aride dell’Africa meridionale, in particolare, nel deserto del Kalahari, nella Namibia e nel Madagascar.
La pianta appartiene alla famiglia delle Pedaliaceae. In Europa è arrivata nel secolo scorso e da allora, viene utilizzata prevalentemente come antinfiammatorio e antidolorifico naturale.
Il nome artiglio del diavolo è stato dato dalla popolazione africana a causa dei piccoli uncini o ganci che ricoprono i frutti della pianta e assomigliano appunto ad artigli. Per questo motivo, anticamente quelle popolazioni credevano che la pianta avesse proprietà magiche.
Le parti utilizzate per scopi medicinali sono le radici secche e i tuberi. La parte medicinale della pianta prende anche il nome di arpagofito. L’uso tradizionale sudafricano era il decotto per curare la febbre o i dolori muscolari e reumatici ma veniva impiegato anche per problemi digestivi.

Cosa contengono le radici dell’artiglio del diavolo?

I composti caratteristici dell’arpagofito sono i glicosidi iridoidi, in particolare, l’arpagoside. Sono presenti, inoltre, polifenoli, fitosteroli e terpeni, tra cui eugenolo e beta-cariofillene. Composti attivi con proprietà anti-infiammatorie, analgesiche e antiossidanti.
Inoltre, diversi studi hanno mostrato come le proprietà antireumatiche e antidolorifiche dell’arpagofito siano riconducibili ad una riduzione dell’acido arachidonico, con conseguente riduzione dei fattori infiammatori.
E di fatto, uno dei benefici riconosciuti dell’artiglio del diavolo è la sua capacità di ridurre l’infiammazione nel corpo. Ad oggi, ci sono ancora effetti positivi riscontrati i cui meccanismi non sono tutti completamente spiegati.

I tanti e diversi utilizzi

L’arpagofito è utilizzato in preparati per applicazione topica come creme o unguenti. Il suo utilizzo arriva fino a trattare disturbi come l’artrite, la tendinite e la lombalgia.
Non solo può ridurre il gonfiore e migliorare la mobilità articolare ma è anche un valido alleato per alleviare il dolore muscolare causato da traumi o da un eccessivo sforzo fisico. Si usa spesso in caso di mal di schiena.
In più vi sono studi per sostenere che sia in grado di contribuire a ridurre il deterioramento delle cartilagini nelle articolazioni, rallentando così il progresso dell’artrite.
Inoltre, come già accennato, non è solo un rimedio per il dolore presente, ma può essere utilizzato come parte di una strategia preventiva per supportare la salute delle articolazioni e prevenire futuri problemi muscolo-scheletrici.

Come scegliere le pomate a base di artiglio del diavolo

Nella sua forma naturale, la radice dell’artiglio del diavolo ha un odore leggermente amaro e terroso.
Quando viene trattata l’odore è pressoché assente, anche perché viene spesso combinato con altri ingredienti per la produzione di creme topiche facilmente utilizzabili.
In particolare, le pomate possono essere miscelate con oli essenziali o vegetali come l’olio di mandorle dolci o l’olio di rosa mosqueta che conferiscono consistenza morbida e proprietà emollienti oltre a migliorare l’aroma della pomata. Altre opzioni comprendono l’aggiunta di erbe e piante medicinali con proprietà antinfiammatorie o analgesiche, come propoli o arnica o anche vitamine e antiossidanti per supportare la guarigione della pelle.

Dietro il suo nome così particolare, l’artiglio del diavolo è un alleato per stare bene e avere un po’ di sollievo in più.

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