Alveare o casa delle api oppure laboratorio impeccabile che rappresenta bene come le api costruiscono celle ordinate, raccolgono il nettare con precisione e producono il miele con grande abilità.
L’alveare racchiude l’essenza dell’organizzazione e della produttività delle api. Capire come funzionano gli alveari ci permette di apprezzare ancora di più il ruolo cruciale che le api svolgono per l’intero ecosistema. Ma cosa sono esattamente? Dove si trovano? E come funzionano?
Cos’è un alveare?
Un alveare è la casa delle api ma anche un intricato sistema di alveoli, celle a forma esagonale costruite con cera d’api. All’interno di ogni alveare vive l’intera comunità di api e qui, lavorano incessantemente per produrre miele, nutrire larve, conservare polline e gestire tutte le attività per sopravvivere.
L’organizzazione interna all’alveare è sorprendente. Le api regolano la temperatura, la ventilazione e provvedono alla pulizia dell’alveare con una precisione incredibile.
Quando fa troppo caldo, le api operaie iniziano a “ventilare” l’alveare, sbattendo le ali per creare correnti d’aria che favoriscono il raffreddamento. Se, invece, fa troppo freddo, le api si raggomitolano in modo che il corpo possa generare calore e mantenere una temperatura giusta all’interno.
Questa loro capacità di adattamento è fondamentale per la sopravvivenza e il benessere dell’intera colonia.
Gli alveari hanno diverse dimensioni a seconda della specie e della quantità di api e delle condizioni dell’ambiente. Quelli di api mellifere domestiche possono ospitare migliaia di api e conservare diverse decine di chilogrammi di miele.
Dove si trovano gli alveari?
Le api cercano sempre luoghi sicuri e accessibili per costruire i loro alveari. Scelgono zone dove possono trovare abbondanza di fiori o piante per il nettare e il polline.
Inoltre, le case delle api possono essere naturali oppure artificiali quando sono creati dall’uomo per coltivare miele e altri prodotti apistici.
Gli alveari naturali si trovano, spesso, all’interno di cavità degli alberi ma anche nelle fessure delle rocce, delle mura di edifici o tra le radici degli alberi. Le api, sfruttando tutte queste cavità, costruiscono il loro alveare adattandolo perfettamente alle dimensioni e alla forma dello spazio che hanno a disposizione.
Gli apicoltori per le loro api, invece, possono utilizzare diverse strutture come arnie fisse o mobili, che consentono un accesso più facile e un controllo migliore delle colonie di api.
Gli alveari artificiali sono progettati per massimizzare la produzione di miele, facilitare la gestione delle colonie e proteggere le api dagli agenti esterni.
Come sono fatti gli alveari?
La struttura di un alveare è sorprendentemente organizzata. Le api lavoratrici costruiscono alveoli con cera d’api secretata dalle loro ghiandole cerifere. Questi alveoli servono a conservare il miele, nutrire le larve e immagazzinare il polline raccolto.
La costruzione è un vero capolavoro di ingegneria naturale. La disposizione esagonale degli alveoli permette di ottimizzare lo spazio all’interno. La struttura con forma esagonale , inoltre, offre una maggiore resistenza e stabilità anche quando è piena di miele o polline. Inoltre, per essere costruita richiede una minore quantità di cera. Questa organizzazione geometrica è essenziale per l’efficienza dell’alveare: consente alle api non solo di conservare meglio le riserve alimentari ma anche di garantire uno spazio adatto allo sviluppo delle larve.
Come prendersi cura delle api
All’interno dell’alveare, le api mantengono una temperatura costante, generalmente attorno ai 32-35 °C.
Mentre l’umidità interna viene mantenuta intorno al 50-60% per evitare la formazione di muffe nel miele.
La gestione di un alveare richiede attenzione e conoscenza. Gli apicoltori si prendono cura degli alveari per garantire la salute delle api oltre che la produzione di miele. Questo coinvolge attività come l’ispezione periodica così come la protezione dagli agenti patogeni e dai predatori.
Lo sapevi che… curiosità dall’alveare
Le api sono sempre pronte a difendere l’alveare in caso di minaccia. All’entrata alcune api hanno il compito di fare da guardiane. Quando percepiscono un potenziale pericolo, come un’intrusione da parte di animali o di altri insetti, le api possono attaccare per difendere l’intera colonia.
Una singola ape operaia può produrre circa un dodicesimo di un cucchiaino di miele durante la sua vita, che può durare da poche settimane a qualche mese. Ma, la potenza lavorativa di una intera colonia può produrre diversi chili di miele durante una stagione di raccolta.
Le colonie possono variare molto per numero. Una tipica colonia di api mellifere può ospitare da 20.000 a 60.000 api durante la stagione primaverile oppure estiva, anche se questo numero può aumentare o diminuire in base alle condizioni climatiche e alle risorse disponibili.
Le api lavoratrici sono in grado di costruire migliaia di alveoli all’interno dell’alveare. Si stima che la superficie totale degli alveoli possa raggiungere diverse centinaia di metri quadrati.
Produrre la cera che poi viene utilizzata per costruire gli alveoli richiede un notevole dispendio energetico da parte delle api, che consumano grandi quantità di miele per produrla.
Le api oltre a eliminare l’umidità in eccesso per evitare che fermenti, conservano il polline negli alveoli creando una sorta di dispensa interna.
Le api operaie stabiliscono dei veri e propri turni sia per nutrire le larve che per mantenere puliti gli alveoli.
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